L’art. 29-bis – “Obblighi dei datori di lavoro per la tutela contro il rischio di contagio da COVID-19”, che si è aggiunto al Decreto Legge Liquidità, ha fatto nascere il timore nei datori di lavoro di un’accrescersi di azioni legali nei loro confronti per infezioni da COVID-19 avvenute durante la prestazione dell’opera lavorativa dei dipendenti.
Infatti il passaggio in cui l’articolo parla dell’applicazione dei protocolli, con quali i datori di lavoro soddisfano il requisito di “dovere di sicurezza”, sottintende che una volta messe in campo tutte le precauzioni e le misure del caso, nonché il loro mantenimento, un eventuale contagio si rende possibile solo se tale dovere non è stato soddisfatto pienamente.
Preoccupazione dunque non da poco se rende il datore di lavoro un facile bersaglio essendo difficile determinare esattamente se un eventuale contagio è avvenuto presso il luogo di lavoro o altrove.
Si attende dunque la conversione del decreto per capire se tale preoccupazione diverrà un macigno in capo ai datori.